Quando è arrivata a casa, lo ricordo ancora come fosse oggi, nei miei quasi cinque anni di vita, ho pensato: ma questa ora chi è?
Si narra che poi, io abbia tentato più volte alla sua vita, ai suoi occhi. Si narra anche che io sia tornata a bagnare il letto, per un bel po.
Quando sono diventata sorella maggiore, non è che io l’abbia presa proprio bene e conoscendomi, devo aver pensato che di li a poco, mi avrebbero abbandonata da qualche parte.
Sono passati un po’ di anni e direi, che i miei non mi hanno sostituita con quel nuovo fagottino. Direi anche che di liti, urla, crisi di gelosia, ne sono passate tante, ma anche moltissime risate, infiniti momenti di complicità, abbracci, baci, una vita insieme.
Mia sorella, il dono più grande che i miei genitori mi abbiano fatto.
Nessun dubbio, allora. Di figli almeno due, Simone permettendo e non solo.
Perché famiglia è per me da sempre, avere una sorella oltre che mamma e papà.
Quando mi chiedono, ma i tuoi figli sono gelosi?
E allora no! Certo che lo sono!
Che domande!
Anche se credo che Mattia, della sua vita da figlio unico si ricordi ben poco. Non aveva due anni quando lo abbiamo reso fratello maggiore.
Ricordo benissimo, l’espressione con cui mi guardava ogni volta che accudivo sua sorella; mi osservava in silenzio, quasi di nascosto, ma io lo leggevo nei suoi occhietti: mamma mi hai tradita.
Lo sapevo, ma non ero pronta. Almeno all’inizio. Eppure, Simone mi ripeteva continuamente che, sentirmi in colpa, non serviva a molto. Di sicuro, guardarlo con aria colpevole, era come dirgli: hai ragione, Mattia.
Invece, io, noi non lo avevamo tradito. Per mia esperienza di sorella e per la fiducia di Simone invece figlio unico, abbiamo pensato a un fratello o una sorellina per lui, come a un dono per la vita, grande, immenso.
Come per me, quando è arrivata Samantha, Mattia ancora non poteva comprenderlo.
Poi, quando Amalia ha iniziato a capire un po’ di più del mondo, è iniziata la sua gelosia verso suo fratello. Doppio attacco a cui, ingenuamente, non avevo pensato, manifestata quando ancora non aveva un anno.
Vi diró anche, però, dei sorrisi, delle risate, dell’espressione innamorata che entrambi si sono donati da subito.
Adoro sentirli parlottare tra loro, complici e ridere, ridere a crepapelle.
Oggi hanno 3 e 5 anni, spesso mi rifanno la stessa domanda: vanno d’accordo? Sono gelosi?
Certo, sono gelosi. Certo, vanno d’accordo.
Perché sono momenti: per un gioco, per chi deve fare prima qualcosa, per chi riceve prima un bacio.. sono lotte. Poi, però ci sono altri momenti, quelli in cui li osservi giocare insieme, cercarsi quando uno è a casa dei nonni e l’altro con me, preoccuparsi l’uno dell’altro. Quelli in cui li ritrovi abbracciati nel letto la mattina, quelli in cui chiusi nel box doccia si lavano insieme. Quelli in cui uno si prende cura dell’altra.
E in mezzo, ci siamo noi, mamma e papà, ed è assolutamente importante cercare di restare equilibrati. Ognuno di noi, si dedica a entrambi cercando di non fare “preferenze”. E perché, no, regalare momenti esclusivi a ciascuno di loro. Il segreto più grande per riportare l’ago della bilancia al centro, in quelle volte in cui, di tenerlo in mezzo proprio non ci si riesce
L’amore è lo stesso, immenso, unico, incredibile, ma siccome siamo persone diverse, con caratteri diversi, lo si esprime in modo diverso, ma sempre nella stessa misura.
L’immenso dono dell’amore fraterno
Un giorno saranno adulti, proprio come mia sorella e me e mi spaventa molto l’idea che non possano andare d’accordo, che la vita, gli amici, l’amore per qualcuno, possa separarli, allontanarli.
Così ogni giorno, lo passo cercando come sempre, di dare il buon esempio: loro hanno mia sorella e me. Lo passo spiegando loro, di quanto io sia fortunata ad avere la “zia Chami”. Lo passo dicendo loro, fino a perdere fiato, che il loro rapporto sarà sempre unico e irripetibile, sarà quello di due persone che per tanto tempo hanno vissuto insieme la loro vita, gli stessi istanti, la stessa casa, hanno respirato la stessa aria. Lo passo spiegando loro, che nella vita, possono essere sempre l’uno la spalla dell’altra.
Lo passo sussurrando loro all’orecchio, che essere fratello e sorella è il dono più grande che ci sia… fatene tesoro sempre.