A voi capita di avere paura di morire?

Di avere paura che accada qualcosa di brutto.

Di guardare i vostri figli e farvi prendere dal panico.

Di pensare, li vedrò crescere?

Io me lo chiedo.

La notte, al buio, nel silenzio, mentre tutti dormono.

In alcuni periodi più spesso di altri, ma me lo chiedo.

Così come mi sale l’ansia, per esempio, quando li lascio andare in campagna con il papà, mentre io sono a lavorare.

E se succede qualcosa?

“Mamma ho mal di testa” mi mette il panico, più di quando li trovo arrampicati chissà dove…

Vado in panico, quando sento notizie terribili.

Così, ho smesso di guardare il telegiornale.

Non ce la faccio.

Ogni visita di controllo dal dottore, è preceduta da giorni di ansia.

La vita è breve, una frase fatta?

Ci sono finita dentro, senza nemmeno rendermene conto.

All’improvviso, in un giorno, vi direi, qualunque, mi sono ritrovata ad avere una paura incredibile.

È come se avessi iniziato a leggere le cose con una lente diversa.

Saranno i quarant’anni, la maternità.

Forse, ho perso l’incoscienza che caratterizza i vent’anni.

La vita è questa: breve, imprevedibile, una montagna russa che alterna salite impossibili o quasi, a discese velocissime e che ti fanno battere cosi forte il cuore, che quasi pensi ti scoppierà.

Soprattutto, la vita è breve e se ne fotte dei programmi che hai per la settimana, quando è il momento x il sipario cala. E se ne fotte che tu sia più p meno giovane, mamma, sorella, padre, bambino, adolescente… che tu sia un delinquente o una brava persona.

E invece, io, devo aver creduto, fino a quel momento, che non fosse davvero così. Illusa, ingenua. Chiamatemi come volete.

Eppure, non tutti i giorni sono così. Per fortuna.

Sennò credo impazzirei.

Ci sono invece i giorni, in cui penso che l’unica cosa da fare, sia essere grata, fottutamente grata.

Per quello che ho già, senza dannarmi per quello che non ho ancora.

Essere grata

Per quel momento li, proprio quello. E non per quello che vorrei accadesse.

E penso, a tutte quelle persone che combattono coraggiose. Che nonostante tutto, sorridono.

Si, ve lo dico, io spesso ho paura, tanta paura. E allora, cerco di fare cose che mi rassicurano, che mi contengono: cercare luoghi che hanno sapore di casa, guardare programmi leggeri che non mi facciano pensare. Ascoltare le mie canzoni preferite. Riordinare casa.

Si, riordinare armadi, pulire. Agisco, mi muovo per non farmi sopraffare.

E come potete vedere, ne parlo. Ne scrivo.

Parlare delle mie paure, mi costringe a guardarle, a esorcizzarle. Sentire la mia voce, ripetere quello che è nascosto nei miei pensieri più buii, mi aiuta a fare un po’ di luce.

Perché non solo i bambini, hanno paura del buio. Anche i grandi, soprattutto la notte, quando c’è silenzio e tutti dormono.

Ed eccomi qui, sono Federica, ho 41 anni e sì, mi capita di avere paura, tanta paura.

Anche adesso, mentre vi sto scrivendo, mentre mi state leggendo.

1 commento

  1. Anche io a volte mi faccio prendere dal panico e pebso penso troppo e poi li guardo e li stringo….i grandi capiscono e mi.dicono “mamma stai tranqui….non succederà nulla”…..un abbraccio fede

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