Vederci chiaro in queste acque torbide, non è semplice.

Quanti di noi, invece vorrebbero risposte, risposte a tante domande che di sicuro in questi mesi assillano la nostra mente.

La paura.

Quella continua minaccia che mi ricorda la classica frase che a volte le mamme usano: se non fai i compiti, niente tv.

Solo che qui si parla di altro.

Lock down: io non sono mai stata brava in inglese.

Ci chiuderanno di nuovo tutti?

Starsene a casa, in genere è quello che ci fa sentire al sicuro, quando fuori piove a dirotto, quando fuori qualcosa ci spaventa. Lá fuori c’è sicuramente qualcosa che fa paura: un mostro invisibile contro cui dobbiamo vincere, ma insieme a lui l’impossibilità di portare il pane in tavola se tutto si blocca ancora, la fame, la povertà.

L’incertezza più totale anche su punti che da sempre sono stati scontati.

La scuola: da che mondo e mondo i bambini vanno a scuola. Da alunni abbiamo sperato tutti che venisse giù una nevicata paura per starcene a casa qualche giorno, abbiamo marinato la scuola tutti o quasi, ma mai nessuno ha pensato sarebbe potuto accadere l’opposto.

L’eccezione di allora è la regola di oggi: domani speriamo di poter andare a scuola.

Io non ci vedo chiaro per niente, leggo solo milioni di informazioni contrastanti e ansiogene, sento parlare di numeri, percentuali, ognuno dice la sua e spesso uno contro l’altro…

In giro vedo solo sguardi arrabbiati, tristi, smarriti.

Tocco con mano la falsità della frase “andrà tutto bene”, dopo tutto questo “saremo più buoni”.

No, non è vero.

Dilaniata continuamente tra la scelta giusta e l’amore: le rare volte in cui vedo i miei genitori, mi domando se non sia stata pazza, una sorta di roulette russa.. al tempo stesso, spesso mi chiedo, tenerli lontani per settimane dai loro nipoti quanto sia un sacrificio troppo grande per entrambi. Chi se ne frega se la mia vita mondana si arresta per qualche tempo. Mi importa di più poter abbracciare i miei cari, le persone che amo ogni volta che voglio.

No, non andrà per forza tutto bene, ma almeno, SPERIAMO BENE

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