La primavera è arrivata (si fa per dire)!
Finalmente le giornate si allungano, con l’ora legale alle sei sembra ancora di essere nel bel mezzo del pomeriggio, si esce più spesso, si fanno più cose, si sta all’aria aperta, si inizia vestirci più leggeri.
Cappotti, maglioni, lana, cotone, si alternano nei nostri look in modo altalenante, ancora fare il cambio degli armadi ci sembra prematuro, tuttavia, è necessario sempre più spesso, alleggerire gli strati con cui ci si veste.
Aprile! Aprile dolce dormire, un detto che sicuramente non ha inventato una mamma.
Questo è il periodo dell’anno in cui il nostro armadio è davvero un disastro: accanto al maglione di lana, la t-shirt a mezza manica. Accanto al piumino, il giubbino di pelle. Succede perché il clima è ancora ballerino: un giorno ti svegli e c’è un clima tropicale, e quindi, iniziamo a tirare fuori timidamente dalle scatole una prima maglietta a manica corta e anche quel cardigan di cotone che tanto ci piaceva l’anno scorso.
In genere si trovano nella scatola più nascosta, quella che per aprirla devi avere la forza di Hulk sollevando le altre dieci che le stanno sopra. In punta di piedi, su uno sgabello preso al volo, senza spostare nulla, si cerca di creare una fessura sufficiente a infilarci la mano. Tanto, l’anno scorso, sei stata furba! Lo sapevi che sarebbe arrivato questo momento e hai messo in cima i tuoi capi preferiti, i primi da tirare fuori con il primo caldo.
Per un pó di giorni,!la scena è sempre questa: ci svegliamo, clima tropicale, arrampicata alla ricerca di qualcosa di leggero da mettere, ma ancora senza fare il cambio degli armadi.
Meno male, perché giusto la settimana successiva, ritorna un clima glaciale, quindi, di nuovo maglioni, piumini, ecc.
A questo punto non siamo solo noi a essere confuse e concedetemelo, con due palle così, ma anche il nostro armadio è parecchio confuso!
Fino a quando non ci decidiamo di fare sto benedetto cambio, la situazione è super giù questa.
Il nostro look si modula in base alle temperature esterne. Così dovrebbe essere. Così è giusto che sia, ma la situazione non è così lineare se di mezzo ci sono i nostri figli.
Non siamo tutte così, possiamo esserlo a tratti, o possiamo essere un caso disperato e quindi, perseverare all’infinito, MA non si capisce perché almeno una volta lo abbiamo fatto tutte: tutti pronti per uscire e, se ci guardiamo allo specchio, noteremo che, mentre noi siamo in mezze maniche, vestitino leggero e senza calze, nostro figlio invece è più vestito di un Eschimese! Certo, sotto indossa una t-shirt, ma proprio sotto, sotto! Perché poi, gli abbiamo messo la felpa spessa, il giaccone, i guanti, il cappello di lana, la sciarpa.
Ahhh su dai, almeno una volta è capitato a tutte! Specialmente quando i bimbi in questione sono neonati.
Anche perché c”è sta fissa assurda, tramandata da madre in figlia, per la quale i bambini non devono prendere freddo.
La formula è direttamente proporzionale all’età della creatura: più è piccolo, più va coperto.
Va bene, okey, ma questo non significa che se fuori ci sono 30 gradi, siccome ho meno di due mesi, io povero figliolo devo essere vestito come per un’attraversata del polo nord!
Scene del tipo: mamme con vestitino, senza calze e leggera giacchettina di cotone. La figlia: calzini, tutina di ciniglia, giacchino anti vento, copertina ( quella imbottita) copri gambe e, siccome c’è un po’ di venticello, berrettino con paraorecchie e la cappottina anti pioggia e anti vento, quella trasparente per intenderci. Insomma una serra a quattro ruote.
Figuriamoci se la creatura nasce in inverno: non penserai mica di portarlo in giro, vero? Siamo a gennaio, fa freddo, si ammala! Se proprio devi uscire, mamma, portalo al chiuso, banalmente in un centro commerciale.
Una nell’inesperienza e a seguito di forti pressioni, può anche cedere, ma se ci pensate bene, che aria può respirare un neonato in un centro commerciale? Fermo? Virus? Tutti lì e sono milioni e milioni.
Volete mettere una bella uscita all’aria aperta? Eppure almeno una volta ci caschiamo tutte, lo facciamo a fin di bene, logico.
A un certo punto, peró, una domanda ce la possiamo porre, no?
Fa caldo? Come mi vesto oggi? Basta un maglioncino? Serve la pelliccia? E poi, guardare i nostri figli e pensare che loro sono come noi, che percepiscono le temperature allo stesso modo.
Se io sento la necessità di una mezza manica, magari anche mio figlio avrà caldo? Non dico di azzardare tanto ad aprile, ma magari una mogliettina di cotone a manica lunga e in giacca più leggera, possono bastare.
E rassegniamoci care mie, tanto la signora che in pieno agosto con 40 gradi all’ombra toccherà i piedini a tuo figlio ( cosa tocchi porca pupazza!) e ti chiede: ” perché non ha i calzini? Che piedini freddo…..glieli metta su su!”, è un grande classico che non tramonta MAI!