Dovremmo dieci più spesso brava!

Dircelo proprio da sole.

Brava Fede che oggi sei arrivata a fine giornata senza lanciarti dalla finestra, per esempio.

Brava Fede, che hai cucinato un piatto buonissimo, che hai fatto e steso 17383 lavatrici, che hai stirato nonostante i 150 gradi.

Brava, Fede che anche oggi dopo una giornata intensa in ufficio, non hai perso il sorriso: hai organizzato per i bimbi un super pomeriggio, li hai poi, docciati, nel mentre preparato cena e messi a letto. La spesa nel mezzo, la cartella pronta per il giorno dopo.

Tutta una serie di normalità.

Tutta una serie di cose che faccio, facciamo, ogni santo giorno.

Spesso anche in vacanza, perché non è che si smette di essere genitori, per dire.

Eppure, trottiamo all day long, dribblando tra mille impegni di tipo diverso e in luoghi diversi, arrivano alla sera sui gomiti, ci aspettiamo che la nostra dolce metà ci riconosca il nostro impegno, ma poi, siamo noi le prime che ci diamo per scontate.

Magari, che non siamo nemmeno troppo soddisfatte perché “caspita, dovevo chiamare il commercialista e mi sono scordata..”..

Cosa hai fatto oggi?

Niente, Simo! Il solito!

Chiudo gli occhi e rivivo la mia giornata.

Dietro a quel niente, una lista che non finisce più…

Quel niente, un autogol clamoroso, ragazzi!

Allora, io penso sia arrivato il momento di dirci almeno una volta al giorno: brava, perché…

Soprattutto, vediamo di dirci sempre più spesso, brava perché mi sono ritagliata un’ora per me stessa, nonostante tutto, nonostante tutti.

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