La verità di questi giorni e non solo, è che sono una mamma sconclusionata. Fisicamente presente, mentalmente assente. Non sempre, ma spesso. E mi domando, in tutto questo caos, quale caos io stia creando dentro di loro, dentro ai miei figli, intendo, che ultimamente quando mi chiedono qualcosa, aprono la frase con: ” mamma non ti arrabbiare.. scusa.. “ . E così penso che hanno ragione, in queste settimane mi arrabbio più spesso del solito. Passo da un senso di colpa all’altro, perché non ho giocato con loro, perché sono stata troppo al telefono, perché.. il tablet oggi lo hanno usato tropo…perché.. perché..
Poi, ci sono giornate come oggi, dove torna l’equilibrio. In cui riesco a fare tutto con calma e soprattutto a farci stare dentro tutto, più o meno. La casa pulita, il momento di didattica, il momento di gioco, un po’ di spensieratezza anche per me.
E’ una questione di equilibrio e priorità
Allora, lo so, è tutta questione di equilibrio e di priorità. Di voler fare e non stra-fare. Di riuscire a mettere dei confini e di cercare di mantenerli. È questione di dire ogni tanto: è chi se ne frega. E chi se ne frega se non riesco come vorrei, se non sono come vorrei. Di pensare che domani è un altro giorno, un’altra opportunità di essere migliori. Alla fine è questo che dovrei insegnare ai miei figli: che se lo si vuole, c’è sempre il modo di fare meglio, ma se ci sono delle giornate in cui si fa peggio, questo non fa di noi delle brutte persone. Quelle giornate, ci ricordano solo quello che siamo: umani.
E poi, a volte, basta scambiare due parole con qualcuno che ti capisce davvero, perché sa benissimo di cosa stai parlando, “che giusto ieri, mi sentivo come te e anche ieri l’altro..”perché come te passa da un senso di colpa all’altro, da un urlo, a un non ce la faccio più e poi, subito dopo, agli abbracci, ai giochi, al vieni qui e stiamo vicini a coccolarci.. e li, comprendi quanta verità c’è nelle parole che pronuncia quella stessa persona,, con cui ti stai sfogando in una giornata più difficile di altre, con cui ti stai mostrando per quella che sei, una madre sull’orlo di una crisi esistenziale: “Comunque l’antidoto migliore alla tristezza materna è parlare con un altra madre”. Quanto hai ragione, Barbara!