Rincorrere sogni, è una fatica.
Rincorrere sogni, è una scommessa.
Rincorrere sogni, è avere coraggio.
Rincorrere sogni, è volerci provare.
Rincorro sogni da una vita, quindi lo so bene.
Mi guida la mia sfera emotiva, la mia determinazione, la mia caparbietà. Se so dove voglio arrivare.
Rincorrere sogni, è incertezza.
Rincorrere sogni, è anche prendere una delusione.
Ho rincorso il sogno di diventare madre, come una pazza. Ho pianto, ho sofferto, ho immaginato, ho lottato con me stessa, mi sono arrabbiata, abbattuta. Alla fine, con sorpresa e gratitudine immensa, ne ho realizzato due di sogni: Mattia e Amalia. Prima ancora trovare il loro papà.
Rincorro sogni da una vita: la laurea all’Università. L’ho rincorsa sui binari di mille viaggi in treno: Genova-Torino Torino-Genova. Tre giorni alla settimana. Un treno alle 5.25 del mattino.
Rincorro sogni da una vita: trovare lavoro.
Non sto parlando di un lavoro in generale, parlo del lavoro della mia vita. Lo rincorro da sempre e sapete la cosa buffa? Non ho la più pallida idea di quale sia.
Rincorro il sogno di trovare il mio lavoro da sogno.
Ho fatto di tutto. Ho iniziato a diciotto anni e ogni esperienza, l’ho fatta mettendoci il cuore e la motivazione di chi si chiedeva e si chiede: è questo il mio posto?
Rincorrere sogni è giocare d’azzardo.
Lo so bene, ho lasciato un lavoro che per quanto non mi gratificasse, di fatto mi garantiva uno stipendio a fine mese, non cosa trascurabile di questi tempi, vero?
L’ho lasciato per potermi dedicare ai miei figli, l’ho lasciato perché si è presentata l’opportunità. Quella di trovare un altro lavoro, magari quello della mia vita.
Rincorro sogni da una vita e continuerò a farlo.
Rincorrere sogni è benzina, è il motore che smuove mare e monti, per arrivare lì, proprio lì dove si vuole.
Rincorrere sogni, è sentirsi smarriti.
Rincorrere sogni è la mia vita.