L’ultimo giorno del primo anno di asilo.

Quello iniziato da anticipatario, poco più di due anni e mezzo di roba con un grembiulino e uno zainetto sulla schiena, mano nella mano con papà.

Mentre li guardavo dalla finestra con le lacrime agli occhi, non avrei immaginato la bellissima avventura di questo anno, nemmeno avrei immaginato che qualche mese dopo, l’ultimo giorno di scuola avrei pianto ancora.

No, non perché iniziano le vacanze per Matty e doppio turno h24 per mamma.

Mi commuovo invece, nel vedere i faccini cresciuti di questi bimbi. Complice il cd con le attività svolte nell’anno, il raccoglitore con tutti i lavoretti. Tutto qui tra le mie braccia: un anno di crescita importante.
La foto scattata il primo giorno di asilo e quella che faccio io oggi al mio bimbo. Come era piccolo, come erano piccoli.
È cresciuto, è cambiato. Sono cresciuta, sono cambiata. Siamo cresciuti, siamo cambiati. In un valzer nostro e non solo, quello con le maestre, con i nuovi amici.

La prima recita, la prima gita.

Sono fatta così, come una spugna assorbo tutto, mi cibo di emozioni, di sentimenti. E di lacrime.

Due maestre speciali, una il prossimo anno non sarà più nella nostra scuola, ironia della sorte, quella con cui mi dilungavo a parlare di te, quella che quando la ascoltavo pensavo a quanto fossimo fortunati, perché ogni volta uscivo di li arricchita di nuovi spunti, di nuove riflessioni, di un sorriso. Mi ha detto che tu sei ancora piccolo, che per te non farà differenza, che non tonricorderai. Non so se sia vero, per me la differenza ci sarà.

È una fine dell’anno nostalgica la mia, vedo i bimbi, quelli grandi che il prossimo anno andranno a scuola, una perdita anche questa, sebbene il ciclo della vita sia questo ed è giusto così. Quei faccini però, mancheranno e vederli con il cappello da diplomati indovina, mi ha commosso. Penso che in un tempo più veloce di quanto io creda, ci saremmo anche noi due li.

In ogni caso mi ci devo abituare, anche se so che non lo farò mai, la vita è questa: si va avanti, si cresce, si cambia. Le vacanze abbiano inizio che poi, lo so già, mi ritroverò di nuovo alla finestra a piangere guardandoti iniziare il tuo secondo anno di asilo.

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