Sono qui sul divano, l’albero da addobbare, scatole sparse qua e là. Una copertina sulle gambe.

Come sapete, questo mio blog è il mio modo di condividere con voi la mia vita di mamma: ci sono gli alti, ci sono i bassi. Ci sono tutte le mie ansie, paure, gioie, tutte le mie emozioni. Dipende da come va la mia vita nell’esatto momento in cui decido di metterla nero su bianco.

E sapete spesso, cosa mi fa venire voglia di scrivere?

Una foto, una foto scattata al volo, mentre torno dall’asilo con i miei figli, oppure mentre siamo al supermercato, insomma una foto della nostra quotidianità.

Fotografo prima l’emozione e poi, ve la racconto.

Quanto può far emozionare una bella foto?

Tantissimo! Soprattutto quando in essa si riesce a cogliere l’emozione che ti ha spinto a prendere la macchina fotografica, o lo smartphone per immortale quel momento, quel l’espressione.

Secondo me, questo è molto più facile farlo, se si è direttamente coinvolti. Certo, quando sei al supermercato e al volo scatti una foto ai tuoi figli che ti stanno aiutando, la qualità della foto non sempre sarà delle migliori, ma l’emozione catturata, beh quella sarà sempre perfetta, palpabile. Perché è l’emozione che hai provato in quel momento, che ti ha spinto a cercare di fermarla con un click.

Allora, quando decidi di farti fotografare insieme ai tuoi bambini, in uno studio, diventa davvero difficile riuscire a trasmettere in quelle foto, che non sono un momento improvviso della tua vita, ma un momento cercato ad hoc, un’emozione.

Pensate però, quali foto meravigliose possono uscirne se chi sta dall’altra parte dell’obiettivo, è così bravo da riuscire a farlo?

Le nostre foto di Natale in un set fotografico

Non sono un amante del genere, perché le ho sempre viste fredde, finte. Il ricordo di un momento che non c’è stato.

Fino all’anno scorso, fino ad aver incontrato Marina Olneva.

Vi ricordate? Ve l’ho raccontato qui e oggi, voglio condividere con voi questa nostra seconda volta davanti al suo obiettivo: Mattia e Amalia più grandi, io più vecchia, ( sta cosa che loro crescono e io invecchio, non mi è ancora andata giù).

Di nuovo una bellissima ed emozionante esperienza.

Ecco, questo post oggi, nasce sempre da una foto, anzi da più foto che non ho scattato io, eppure….

Le ho ricevute da poco. Ho un sorriso ebete stampato in viso, mentre le scorro una a una.

L’emozione di vederci tutti e tre insieme, senza che io abbia la smorfia di chi sta stringendo forte a sè i bimbi, con un sorriso tirato e sussurrando: state fermi un attimo, cazzo! (Ah no le parolacce no, mamma Fede!).

Eppure, queste foto sono naturali, non impostate, non finte.

Guardo questi scatti appena fatti e ci vedo noi. Proprio noi. E’ per questo che scelgo sempre Marina. Lei ha questa grande capacità, un dono, di riuscire a farci delle foto strepitose, senza snaturare la nostra essenza.

La qualità delle sue foto è alta e professionale, al tempo stesso il suo click così delicato, così attento a rispettare come siamo. Il mio sorriso, quello dei miei figli, non è finto, le nostre pose non sono impostate. Noi ci divertiamo, noi ci diamo i bacini, noi abbiamo smontato l’albero a suon di cercare di mettere le palline sempre più in alto, ne abbiamo fatto rotolare per terra mille, abbiamo giocato con le lucine, ci siamo abbracciati davvero.

Era come se davvero, fossimo a casa nostra davanti al nostro albero. Un momento vero.

 

E Marina era lì, a osservaci pronta a scattare, paziente, molto paziente. Lei ha pazienza da vendere, perché Amalia è una vera diva, di quelle che si incazza di niente e poi, improvvisa passa un quarto d’ora a farsi fare foto in esclusiva. Perché Mattia notoriamente non sta fermo nemmeno quando dorme, figuratevi quando è esaltato! Non vi dico quante volte ho rischiato un infarto vedendolo passare vicino alle luci.

E poi, ci sono anche io, io che a ego non scherzo, io che mi faccio autoscatti come se piovessero e poi, se mi dici dai ti scatto una foto è la fine, mi imbarazzo.

Con Marina questo non è accaduto, totalmente a mio agio al punto da fare qualche scatto senza i miei occhiali, il mio scudo.

Questo suo modo di farti stare serena davanti all’obiettivo, è un’altra sua dote incredibile!

Ci siamo divertite, ma abbiamo avuto qualche momento in cui abbiamo pensato che non ce l’avremmo fatta: Mattia che si lanciava sulle palline di Natale, Amalia che faceva l’impettita. Alla fine però, è andata benissimo.

Continuo a guardare queste foto: sono foto che catturano l’amore di una mamma per i propri figli, di una mamma che si innamora ogni secondo di loro, dei baci rubati, degli abbracci scambiati. La faccia incavolata di Amalia, quella birichina di Matty.

E io, sono bella. Sono Bella perché sono me stessa.

Foto by Marina Olneva per info e contatti, visitate la sua pagina facebook Marina Olneva – Fine Art Photography

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