Prendete il vostro smartphone, proprio ora. Andate nella cartella delle immagini  e ditemi: quante foto  avete dei vostri figli?

Io al momento sono a più di mille, back up effettuato un mese fa circa. No, non è una cifra detta così per dire. È un numero reale.

Mi sono chiesta più volte, perché invece che godermi il momento, quello in cui mio figlio fa la faccia buffa, quello in cui mia figlia salta nelle pozzanghere, non posso fare a meno di prendere il mio iPhone e scattare una foto.

Il tempo che scorre veloce. Un tentativo, peraltro fallito, di rallentarlo.

Non voglio dimenticare nulla, ma ve l’ho già detto qui.

 Appena posso, così, scatto una foto. Anzi più foto dello stesso momento, perché se ne scatto 10 di seguito avrò più probabilità di farne una decente. Ecco come si arriva a più di mille foto in un mese.

Alla fine però, risulto semplicemente un’accumulatrice seriale di foto, che nemmeno con un’altra vita a disposizione, riuscirò a rivederle tutte.

Il caro vecchio album delle foto

Io un po’ lo rimpiango. Un piccolo tesoro da gustare nei momenti di nostalgia.

Una selezione dei momenti migliori, unici della nostra vita.

Cosa che, per pigrizia, mancanza di tempo e quantità infinita di materiale da visionare, non riesco proprio a fare.

E comunque, quelle poche foto che ho fatto stampare, alla fine erano di pessima qualità.

Tra poco è Natale, ho pensato, perché non farmi un regalo?

Qualche giorno fa ragionavo su tutto questo ed è così, che mi è venuta l’idea.

Volevo delle foto belle, di me e dei miei figli. Insieme. Senza rischiare di perderne uno, mentre cerco di mettere in posa l’altro e attivare l’autoscatto.

Ho affidato il click della macchina fotografica a Marina Olneva. Le sue foto mi hanno colpito, ritrae spesso mamme e figli, pancioni, famiglie. Ha pazienza ( e con una duenne in piena fase oppositiva ce ne vuole taaaanta) ed è molto brava, perché con noi è riuscita  a cogliere l‘ impalpabile e a imprimerlo in un’immagine:  parlo delll’amore. Mio per i miei figli e dei miei figli tra di loro. Basta solo prendere in mano una delle foto che ci ha scattato e guardarla.

Io ci vedo questo: vedo noi, i miei figli e me, come siamo. Ogni giorno. La complicità che ci unisce, la gioia di stare insieme. Il nostro amore.

Marina è stata bravissima  a farmi sentire a mio agio, mentre stavo pensando oddio che faccia sto facendo, avrò il ciuffo in ordine? Lei scattava cogliendo invece, la parte migliore di me. Si fermava quando uno dei miei figli sembrava stanco o poco collaborativo. Con pazienza cercava di coinvolgerli.

Così, in una giornata di pioggia intensa, a Genova c’era l’allerta arancione, Marina ci ha scattato le nostre foto più belle, scoprendo un Mattia modello e un’Amalia con un’espressione di base un pó “shinning”.

Per farla sorridere e stare ferma, ho sfoderato un asso nella manica: la nonna!

Tutto questo con la possibilità di scegliere tra quattro scenari diversi: tradizionale, con l’albero; color Tiffany con la neve e palline argentate; rustico,    come sfondo una parete di legno scuro; infine, su una slitta.

Mancava solo il papà, ma doveva lavorare.

Poco male, un buon motivo per ritornare in studio da Marina!

Perché credetemi, ne vale la pena!

 

Foto by Marina Olneva per info e contatti, visitate la sua pagina facebook Marina Olneva – Fine Art Photography

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