Eccomi qui, di nuovo sulla gestione della gelosia tra fratelli. Una cosa normale, ma questo non significa che sia facile da gestire.
A farla padrone è sempre lui, il senso di colpa. Oltre a questo, però, soprattutto l’amore incondizionato verso i nostri figli, vederli sereni, saperli sereni.
Sarà per questo che, stamattina, alle otto eravamo già fuori: colazione insieme nel bar scelto da Mattia. Esattamente dalla parte opposta del suo asilo. Che strano eh?
 
Eppure, vale sempre la pena, fare cose che li facciano sorridere e stare e bene.
Niente di meglio anche per la mamma, lo sapete.
Così, ecco che oggi vi presento il mio tormentone per questo inizio d’autunno:
 

“mamma non vado all’asilo, domani, vero?”o, altrimenti detto: perché io vado all’asilo e mia sorella no?

Mattia da qualche tempo, è pensieroso, si mangia le unghie, (lo facevo anche io accipicchia!), si ciuccia le mani,(questo forse, anche per imitare la sorellina più piccola) e la sera, prima di addormentarsi così come il mattino appena sveglio, la prima cosa che mi chiede è: “non vado all’asilo, vero?”.

Ed è strano perché, credetemi, che una volta messo il grembiulino, riempita di baci la tasca (ne ho parlato qui) e, dato un mega bacio, lui corre in classe contento.

Allora?

Sua sorella sta a casa con me. Tutto qui.

Questo da digerire non è semplice.

Lo capisco eccome!

Mia mamma si era inventata il nido per mia sorella, pur di farmi andare alla materna serena.

Potrei fare la stessa cosa, ma per mia scelta, ho deciso di essere sincera con lui. Vorrei che si instaurasse tra i miei figli e me, un rapporto di fiducia: quando la mamma dice o promette una cosa è la verità. Non prometto se non posso mantenere (sul l’importanza di questo ho scritto qui) e dico appunto, la verità.

Il suo faccino, la sua unghietta smangiucchiata, però, mi hanno fatto vacillare un pó.

Quasi quasi questa volta dico “una bugia a fin di bene”.

No. Cerco alternative.

Ieri è stata una giornata difficile, ho cercato il confronto con altre mamme e ho focalizzato alcuni punti.

Primo: è difficile. È davvero difficile è stancante, perché fa male vedere il proprio bimbo non sereno, sentirsi in colpa per questo, cercare comunque, di mantenere una linea e soprattutto, come al solito, l’equilibrio con entrambi.

Ho cercato di essere disponibile a ogni sua richiesta post asilo: mi sono fatta metri e metri da casa all’asilo carica come un mulo, tra monopattino (per la sorellina), bici e casco per lui. Nonostante ciò, essendo stanco, ha pianto perché non avevo le caramelle. Li, vi giuro avrei pianto anche io. Non è possibile che per quanto tutto sbatta, ci sia qualcosa che comunque, non va come immagini.

Ovviamente non ho comprato le caramelle; gli ho solo detto quello che pensavo: caspita! Non sei mai contento! Sono stanca.

Giusto? Sbagliato? Non lo so, io l’ho fatto.

Punto due: l’esclusività. Lo sapete vi ho già parlato anche di questo (qui), e niente è la regola base. Dedicargli tempo che lo faccia sentire unico. Eh! Ma come se hai anche l’altra bimba? Personalmente ho messo sua sorella a sguazzare nella doccia, l’ho fatta anche a Mattia, ma poi, me lo sono portato nella stanza vicina e gli ho fatto un sacco di coccole. Amalia nel mentre, ha allagato il bagno, ma sono dettagli.

Punto tre: l’asilo è da grandi ed è cool! Glielo dico da sempre: la scuola materna è da bimbi più grandi, si fanno giochi divertenti e si imparano moltissime cose. Gli racconto che sua sorella è ancora troppo piccola che, anche lui alla stessa età, era a casa con me. A questo riguardo mi è stato suggerito di mostragli le foto di quel periodo in modo che possa vederlo con i suoi occhi. Lo farò!

Gli ho detto anche che sua sorella mi chiede di andare all’asilo con lui, ma che devo dirle di no, perché non è abbastanza grande.

Si è compiaciuto.

Punto quattro: un video della mia mattinata senza di lui. Questa è un’idea che è venuta in mente a mia sorella e me mentre discutevamo di questa cosa.

Un video fatto mentre lui è all’asilo per fargli vedere che non faccio le cose divertenti che pensa io stia facendo senza di lui e solo con sua sorella. Ieri mi sono ripresa mentre pulivo, mentre riordinavo. Quando sono andata a prenderlo, gliel’ho mostrato. Lo guardava a e mi mandava baci sullo schermo, poi si è girato e mi ha abbracciato forte.

Non so se funzionerà, ma resta comunque una cosa carina, per cui oggi la ripeterò.




Vi giuro, non è facile. Perché poi, si rischia di trascurare la sorella. Al momento però, lei ed io abbiamo le ore in cui Matty è all’asilo, quindi recupero. Mattia ha bisogno di me, di essere aiutato e quindi, continuerò a trovare il modo per farlo addormentare sereno senza l’ansia dell’asilo.

Un anno e poi, anche la piccolina andrà all’asilo. Sarà più semplice per loro, un po’ meno per me.

Il tempo scorre troppo in fretta, loro crescono velocissimi e io, sono contenta e malinconica insieme.

Fa parte del gioco.

Poi, chissà, un domani mio figlio mi rimprovererà: mamma una bugia a fin di bene, potevi anche dirmela però!

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