Fare le valigie, quelle del rientro. Con un sorriso sulle labbra, un film nella testa, il cuore sazio di amore e una lacrima che ti bagna il viso.

L’iPhone che, casualmente, ti regala un sottofondo cantato da Billie Holiday. Holiday. Ironia della sorte Holiday in inglese significa Vacanze. Rimaniamo fermi qui.

Fare le valigie non mi piace quando le devo preparare per andare, figuriamoci per tornare.

Come sempre ho portato troppe cose, ma questa volta le ho usate quasi tutte.

Non si tratta ancora di un rientro reale, ancora qualche giorno resta e lo trascorreremo nell’altra nostra campagna: i colli tortonesi.

Eppure per me le vacanze in qualche modo terminano qui. Mi mancherà così tanto la vita all’aria aperta. Svegliarci è ancora scalzi e in pigiama uscire fuori. Fare colazione con focaccia e caffellatte, seduti in giardino.

Cosa metto dentro a questo borsone? Le coccole ritrovate, le risate di cuore, la spensieratezza che non provavo da troppo tempo, i giochi, le sorprese, l’amicizia vera. La famiglia.

Cosa rende uniche le vacanze qui a Pontinvrea?

La famiglia.

Per circa venti giorni siamo tutti sotto lo stesso tetto, noi quattro, i miei, mia sorella e cognato, mia suocera. Non è sempre una convivenza facile. Ci sono giorni isterici, ma molti caldi e bellissimi. Come vi ho già detto in altre occasioni, qui il tempo sì dilata, l’orologio si dimentica. Volenti o nolenti qui si ci rilassa. Volenti o nolenti qui si ingrassa. Perché c’è il tempo e il gusto di stare tutti a tavola insieme.

 

Pontinvrea. Un paese che appena ci entri, ti lascia perplessa. Non ha veri e propri punti di ritrovo, è costruito lungo tutta la strada. Pochi negozi, quasi tutti di alimentari. Eppure come dice il cartello posto all’ingresso del paese: a Pontinvrea ci si sta bene.

Se si va oltre le apparenze, si trovano angoli meravigliosi e, anche se sembra che non offra un granché, in realtà non è così! Un piscina, il campo da beach volley, lo sferistereo, la pump track per le bici. Percorsi sull’altavia da fare in bici. Il parco eolico. È vicino al mare (venti minuti e ci sei) e ai monti (venti minuti e ci sei).

A fine agosto ci sono i fuochi d’artificio e sono pure tra i più belli.

Pontinvrea, oramai identifichiamo la casa con il Paese.

Andiamo a Ponti!

 

Questa casa ha visto nascere mia sorella e crescere me. Come noi, si è trasformata negli anni. Ci Vedo bambine giocare in giardino con la musica a palla (mia mamma ama la musica e odia questo posto, quindi univa l’utile e il dilettevole) e ora, vedo i miei figli fare altrettanto. Mio padre, il più burbero del mondo, trasformato nel nonno più contento e orgoglioso del mondo.

Questa casa profuma di famiglia, come piace a me.

Venire qui mi fa bene, ma mi rende malinconica.

Ogni vacanza che finisce, ogni estate che passa, mi ricorda il tempo che scorre. Mi ricorda che la vita bisogna saperla apprezzare anche nei dettagli più piccoli.

Questa vacanza che finisce, mi ricorda che quest’anno ho avuto un privilegio, quello di vivermela da mamma full time e credetemi, non è cosa da poco.

 

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