Ciao sono Mattia e oggi voglio scrivere questa pagina di diario perché é uno di quei giorni che mi voglio ricordare per bene.

Beh, forse é la mia mamma che non lo vuole dimenticare, per potermelo raccontare nel caso, tra qualche anno, io non mi ricordi. Lei crede che una giornata con il nonno sia una giornata da immortalare non solo con una foto, ma anche descrivendola a parole.

I nipoti possono fare un miracolo e trasformare un papà orso in un nonno dolcissimo

Sembra che, nonno Pino, come papà sia stato molto diverso: la mamma dice che é il suo saggio, che lo adora e che non lo avrebbe voluto se non come è, però, e lo chiederò anche alla zia Chami, mi ha anche detto che da giovane non ha portato spesso in giro da solo le sue figlie. Si, a fare quelle cose che noi bambini amiamo: Parco giochi, a mangiare un gelato, a vedere le barche, a vedere atterrare gli aerei, ecc. Queste cose qui insomma. Come papá non ha mai fatto mancare nulla, Anzi. La mamma però, dice che da quando é diventato nonno, il mio nonno, si é trasformato.

 

Cosi é per questo che oggi dobbiamo metterlo nero su bianco, perché oggi é il giorno in cui ho passato un bel pomeriggio da solo con lui e, da quando sono nato, non era ancora accaduto, Cioé non era ancora accaduto in questo modo.

Ora vi racconto. Iniziamo.

Da ieri sera la mia sorellina ha la febbre. Siccome la mamma nel pomeriggio doveva andare dallo zio Fede a curarsi un dente, ha chiamato in soccorso i nonni. Intanto vi dico una cosa: da quando vado all’asilo, anzi no come dico io, a scuola, é giâ capitato che il nonno mi venisse a prendere per portarmi a casa sua, magari mentre la mamma sbrigava alcune commissioni con la nonna e Amalia, si insomma é capitato che mentre loro si facevano le loro cose da donne, il nonno ed io ci siamo dedicati a quelle da uomini: L’aperitivo. Come mi piace bere un pò di succo e, non ditelo alla mamma, mangiarmi un pezzettino di pane e salame. Comunque, oggi il nonno é venuto a prendermi per portarmi a casa mia. Lí c’erano le nostre donne: Mamma, nonna e Amalia, che, devo dirlo, sta proprio male.

Ero già rassegnato a stare a casa, quando la mamma, mentre si preparava per andare dallo zio Fede dentista, mi ha chiesto se volevo andare con lei e il nonno. La volevo accompagnare proprio dal dottore, ma quando il nonno mi ha detto se volevo andare con lui a vedere le barche e a vedere gli aerei atterrare, secondo voi? Ecco, mamma scendi che noi abbiamo da fare alla Marina di Sestri Ponente.

Che bello ho visto un sacco di barche e anche qualche aereo, perché lo sapete che nella mia cittá, Genova, la pista per far atterrare gli aerei é proprio sul mare!
Dopo, siccome volevo fare merenda e la mamma aveva quasi finito, siamo andati nel centro di Sestri (per chi non fosse di Genova è una circoscrizione della città) e lí,il nonno, mi ha fatto fare una cosa che non avevo mai fatto e che nemmeno lui aveva mai fatto con le sue figlie: Saltare sui gonfiabili!

Beh, un pò é stato costretto perché non appena li ho visti, ho gettato nella spazzatura la focaccia (la mamma mi ha insegnato che non si butta niente per terra) e sono corso a saltarci sopra. A quel punto il nonno non ha potuto fare a meno di acquistare un Biglietto per 15 corse e guardarmi giocare.

Beh, secondo me era tutto contento, anche perché quando la mamma ci ha raggiunti, ho sentito che orgoglioso le diceva:” Mio nipote non teme nulla, é corso su e si é lanciato!” . Ho fatto circa otto giri, ma poi dei bimbi grandi mi hanno spinto e io mi sono spaventato. Il nonno allora mi ha comprato un buonissimo gelato! Come mi sono divertito.

Ora siamo a casa e la mamma ha voluto chele raccontassi il mio pomeriggio, ho sentito che ne parlava al telefono con la nonna Mary.

Credo che oggi, il nonno abbia provato una gioia come mai nella sua vita.

Ci assomigliamo un sacco lui ed io.

 

 

1 commento

  1. Grazie a nome nonno Pino

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