Avere i nonni è una grande fortuna, dove non arrivo io, arrivano loro…è un unione di cuori, esperienza e braccia che accolgono e guidano.

Certo il timone è dei genitori, i piccoli cambiamenti di rotta (la caramella data di nascosto, per intenderci) invece, dei nonni. Anche se a volte questo porta allo scontro, con mia mamma quante volte,  beh nel mio cuore sono contenta, perché anche questa è una fortuna e io ne sono consapevole.

La nostra squadra ha perso una persona importante qualche mese fa, nonno Paolo, ci manca tanto e penso a quante cose avrebbe insegnato e trasmesso ai miei bimbi….ma lui da lassù li guarda ne sono certa!

Questa volta a scrivere non sono io, ma la mia mamma, ora nonna bis. Mi ha donato queste parole, le voglio condividere con voi.

È uno dei momenti della vita. Si nasce, si cresce, ci si sposa, si hanno dei figli e, per ultimo, dei nipoti.. E’ vero che prima i figli e poi i nipoti rappresentano la nostra immortalità. Se ci sono loro, ci sarà qualcuno che porta al suo interno un pezzo di noi, quando non ci saremo più. È un pensiero felice, di continuità, di vita, di gioia. Non tutti possiamo essere un Leonardo, un Verdi o un Matisse o, per restare nel femminile, una Madame Curie e quindi essere ricordati nei secoli. Ci sarà comunque sempre un po’ di noi, anche una particella infinitamente piccola, nei nostri discendenti. Ma non è per questo che li amiamo. Pensate prima a quanto bene vogliamo ai nostri genitori. Vi siete mai chiesti perché? Non sempre, anzi quasi mai, sono delle persone perfette, e noi, nonostante i loro difetti li amiamo. Da nonna l’attesa è ancora più ansiosa si pensa al nuovo arrivo, ma tanto anche alla propria figlia; poi fortunatamente, tutto bene e poi, ecco fra le mie braccia il mio Matty e li qualcosa cambia e la felicità è indescrivibile. Mio nipote è una parte di me! Mi avevano avvisato:” vedrai impazzirai per lui”. Non si può quantificare l’amore, si prova e basta.

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Fai appena in tempo a realizzare che hai un angelo/diavoletto nella tua vita, che ecco apparire un altro pancione, altra attesa, più l’ansia per quello che proverà Matty al suo arrivo, perchè so cosa vuol dire la “gelosia”. L’ho vissuta come prima figlia, l’ho rivissuta con le mie figlie. E’ un percorso che i primi devono fare in un modo o nell’altro. Ed ecco gli occhioni di Amy: stessa “scena” fra le mie braccia, con l’aggiunta che lei, già dal primo giorno, tirava su la testa ….incredibile! Lei è l’allegria in persona! Se poi le canti “volare”, esplode in gorgoglii e risate. Che dire il percorso da fare è meraviglioso e Dio volendo lungo. Grazie Kikka e naturalmente al papà, non dimentichiamolo una figura importantissima piena di consigli spero seguiti dai due pargoli. Scusate l’intromissione , Nonna Mary”

 

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