Un giorno mi chiederai: “Mamma, come è stato il mio primo giorno di asilo?”.

Allora ti racconterò che oggi è una giornata di pioggia fortissima e temporali come non accadeva da settimane.

Ti racconterò di come ho preparato tutto con cura giorni prima, per poi scoprire mentre ti vestivo,  una piccola macchia sul tuo grembiule.

Ti racconterò di come ho cercato di pulirla e di come non ci sia riuscita.

Ti racconterò che ti ho preparato troppo presto, quasi un ‘ora prima. Papà si è arrabbiato e tu hai pianto come un matto dicendo.”Non voglio camicia!”.

Ti racconterò di come abbiamo passato quell’ora di anticipo: ascoltando musica, tu ballando e cantando con tua sorella ai piedi, papà guardandovi e io piangendo di nascosto. Che poi si sa, non ti frego mica. Tu lo sapevi.

Ti racconterò che il giorno in cui ti ho messo al mondo, è stato quello piú doloroso e al contempo piú incredibile della mia vita. Doloroso nel fisico e nel cuore, ma cosí dannatamente meraviglioso tenerti tra le braccia, tenerti le manine, baciarti. Nove mesi un’unica cosa e poi in un attimo sei stato lì davanti ai miei occhi tra le mie braccia.

Ti racconterò che da allora, i giorni, le settimane, i mesi, gli anni, quasi tre, sono volati, come un battito d’ali di una farfalla colorata, Sembra tutto lì a portata di mano, basta girarsi un secondo e sei lì che mi sorridi sdentato. Mi giro un’altra volta e ora sei lì che cerchi di arrampicarti sulla sedia. Una bicicletta troppo grande, ora perfetta; le costruzioni Lego Duplo sempre più articolate, da due pezzi messi insieme ora costruisci bus, camion.

Ti racconterò che invece, non è così e in un attimo siamo arrivati a oggi.

Ti racconterò allora, che oggi, il tuo primo giorno di asilo,  è  il giorno in cui ti do al mondo, un giorno doloroso e incredibile insieme. Questa volta fa solo male al cuore. Il mio egoismo ti vorrebbe sempre con me.

Ti racconterò che ho sempre pensato che volere figli fosse un atto egoista.

Ora so che non è così.

Vuol dire mettere al mondo ció che di piú prezioso hai nella vita e insegnarli a camminare sulle proprie gambe, per poi vederlo andare per la sua strada.

Qualche scatto rubato per non dimenticare.

Una foto veloce a te e papá prima di uscire.

Oggi andrai con lui, ha preso ferie e ci teneva tanto. Da domani ci andremo insieme.

Vai amore…divertiti. Ti aspetto a casa.

Vai vita mia…sarò il cuore su cui potrai tornare ogni volta che vorrai.

La porta si è chiusa.

Sai Mattia, c’è stato il giorno in cui ti ho messo al mondo. Oggi è il giorno in cui ti do al mondo. Teniamoci per mano!

E ho pianto.

 

3 commenti

  1. ogni attimo, parola, sensazione già vissuta per ben due volte ………ma questa ha un “sapore” ed un emozione diversa
    Divertiti Matty nonna , nonno zii tutti ti aspettano ogni volta che varcherai quella porta
    baci nonna Mary

  2. Ti Adoro! !! Mi hai EMOZIONATO (come sempre)

  3. Sei brava Fede. In tutto! E……auguri Mon chef. Divertiti.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Potrebbe anche interessarti...